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La Gravina

La Gravina di Ginosa è un piccolo canyon, originatosi per effetto delle acque meteoriche che nel corso dei millenni hanno scavato il percorso.

La Gravina circonda a ferro di cavallo tutto l’abitato  estendendosi per oltre 10 km. E’  formata principalmente dal  villaggio rupestre  il Casale e il rione Rivolta. Entrambi non rappresentano solo una singolare tecnica costruttiva, ma una vera e propria pianificazione urbana e gestione delle risorse del territorio. Per esempio, questi villaggi erano costruiti in modo tale che gli ingressi delle grotte  fossero rivolte a sud , per permettere al sole di riscaldare gli ambienti in inverno.
Un’altra caratteristica di questi villaggi rupestri era l’abilità nel raccogliere l’acqua. Infatti, più di una grotta aveva una cisterna scavata nella roccia dove veniva convogliata l’acqua piovana attraverso un sistema di piccoli canali. Nel 1500 il forte aumento demografico determinò lo sviluppo di una nuova struttura abitativa denominata la  “casa grotta” , metà scavata e l’altra metà costruita in muratura con  il materiale dello scavo.

Fonte: “La Gravina abitata di Ginosa” di Antonio Pizzulli

L’INSEDIAMENTO RIVOLTA è un villaggio trogloditico.E’ composto da 66 grotte casa, disposte su 5 piani collegati da gradini. Ogni abitazione aveva un caratteristico comignolo che sbucava sul tetto ed era un simbolo della famiglia. L’uomo abitava con gli animali e le famiglie erano molto numerose. Infatti ,sono ancora visibili mensole,cisterne,frantoi ipogei e ricoveri per animali. Percorrendo il Tratturo Comunale delle Murge , posto di fronte alla  Rivolta, si raggiungevano tre  Chiese Rupestri:Santa Barbara, Santa Lucia e Santa Sofia II , scavata probabilmente nel 600 sui resti della primitiva Chiesa di Santa Sofia. Gran parte di essi sono state distrutte dall’alluvione del 2013 . E’ raggiungibile solo la Chiesa di Santa Sofia. Ad oggi questo villaggio è considerato dagli studiosi uno dei più importanti villaggi rupestri presenti in Italia, ed è l’unica parte  visitabile.

Fonte: “La contrada Rivolta ”  di Rete museale Conca delle Gravine

.. e che il popolo di Ginosa abitò  le grotte e si scavo’ cunicoli e case nel sabbione tufaceo del Casale e della Rivolta” Padre Damiano Tuseo

Scendendo nel torrente si va verso il villaggio rupestre, IL CASALE. Le abitazioni in grotta presentano due vani con un unico accesso , un camino nella stanza d’ingresso e la stalla sul retro. Di rilievo c’è la Chiesa Rupestre di Santa Domenica e sullo spalto più alto c’è la Chiesa dei Santi Medici , dove all’interno è dipinto un Ecce Homo. Questa zona ha subito un alluvione e un terremoto nel 1857 e un’altra alluvione nel 2013.

Fonte: “La contrada Casale ” di Rete museale Conca delle Gravine