Gira e rigira, il Giro torna a far battere il cuore del Sud più autentico. Marina di Ginosa accoglie di nuovo la Corsa Rosa, che fa tappa qui per la seconda volta nella sua gloriosa epopea: la prima risale al 19 maggio 1995, una data impressa nella memoria degli appassionati. Oggi, come allora, il passaggio dei ciclisti si accompagna a una carezza di scirocco e a una promessa di emozioni forti. In questo angolo di Mediterraneo, dove la sabbia racconta storie antiche e l’estate sembra non finire mai, il ciclismo trova un palcoscenico dal fascino inedito, suggestivo, e potenzialmente esplosivo.
Tappa 5: Lo Ionio in rosa
Mercoledì 14 maggio 2025, è il giorno della tappa 5, e Ginosa si veste a festa. I corridori arriveranno da ovest, lasciandosi alle spalle la Strada Statale 106 Jonica, per poi svoltare su Viale Trieste e imboccare Viale Jonio, dove è previsto il traguardo intermedio “Volante Sprint”. Ma nessuna sosta: il gruppo tirerà dritto, andando verso il Galaso e rientrando sulla SS106 in direzione Bernalda, Montescaglioso e Matera. Il passaggio dei ciclisti è previsto alle 15:30: un orario da cerchiare in rosso, perché per qualche minuto la calma del pomeriggio marinese sarà squarciata dal boato della carovana e dalla velocità degli atleti.

Carovana Rosa: show prima della gara
Ma lo spettacolo comincia ben prima. Alle 13:55, Piazza Croce Rossa a Marina di Ginosa sarà teatro della terza sosta ufficiale della Carovana pubblicitaria del Giro d’Italia. Un’esplosione di colori, musica e gadget animerà le strade prima dell’arrivo dei corridori. La Carovana è molto più di un semplice corteo: è una parata scenografica e coinvolgente, con mezzi decorati, animazione, giochi e tanto entusiasmo. Una festa popolare su ruote che attraversa l’Italia portando sorrisi, energia e spettacolo lungo tutto il percorso.

Dalla gravina al gran finale sul lungomare
Dopo i tratti tortuosi e gli strappi murgiani, i corridori troveranno la costa jonica, dove l’arrivo a Ginosa Marina promette battaglia tra ruote veloci. Il rettilineo finale – 600 metri lisci come olio pugliese, incorniciato da pini di aleppo e mare – sarà palcoscenico ideale per i velocisti puri. Ma attenzione: basta un’errata traiettoria, un’esitazione nel lanciare la volata, e tutto può saltare.
Un debutto che vale oro
Ginosa Marina si guadagna il proprio posto tra le élite del Giro con un’organizzazione impeccabile. Il centro cittadino è stato trasformato in un villaggio sportivo a cielo aperto: eventi collaterali, street food pugliese, mostre e una fan zone curata nei dettagli. La bicicletta, qui, non è un ospite: è parte del paesaggio culturale.


Territorio e passione: la tappa che racconta un’Italia vera
Non solo spiaggia. Ginosa è gravina, pietra e silenzio rupestre, un luogo che il Giro accende sotto i riflettori del mondo. Per i turisti e gli appassionati, l’occasione è unica: esplorare la Puglia autentica, fatta di sentieri nascosti, antichi forni e masserie scolpite nel tempo. Un invito al turismo lento, alla riscoperta dell’identità, con la bici come chiave di lettura.
I favoriti e le insidie
Jakobsen, Milan, Groves: i nomi sono quelli, la bagarre sarà feroce. Ma una fuga ben orchestrata o un ventaglio inaspettato sulla costa potrebbero sparigliare i piani. Anche gli uomini di classifica dovranno tenere gli occhi aperti.
Il Giro in TV: dove seguirlo
La tappa sarà trasmessa in diretta televisiva in chiaro su RAI, con copertura completa anche in streaming su RaiPlay. Per gli abbonati, il Giro sarà visibile anche su Eurosport, Sky Sport, DAZN, Sky Go, NOW TV e Discovery+. La corsa rosa entra nelle case, negli smartphone e nei cuori.



Marina di Ginosa è pronta a vivere il suo giorno da leggenda.
Il Sud, quello autentico, fatto di luce abbacinante, accoglienza sincera e orgoglio radicato nella terra, spalanca le braccia alla carovana del Giro d’Italia con la fierezza di chi sa quanto valgano certi traguardi. Non solo un evento sportivo, ma una celebrazione collettiva, dove ogni cittadino è spettatore e attore, dove ogni balcone diventa tribuna e ogni strada un piccolo teatro della memoria e della festa.
Un risultato che non nasce per caso. Il merito di questo storico traguardo va al Comune di Ginosa e ai suoi amministratori, che hanno fortemente voluto e costruito, con visione e determinazione, l’arrivo della Corsa Rosa sul litorale jonico. In prima linea, il Sindaco Vito Parisi, l’Assessore allo Sport Vincenzo Piccenna, e l’Assessore al Bilancio e al Turismo Domenico Gigante, che hanno unito competenze, passione e spirito di servizio per dare forma a un progetto strategico, capace di mettere Marina di Ginosa sotto i riflettori del grande ciclismo internazionale.
Fondamentale anche il sostegno istituzionale dell’Onorevole Vito De Palma, la cui azione politica ha rappresentato un ponte efficace tra il territorio e le grandi istituzioni sportive e organizzative del Paese. Un lavoro di squadra che ha trasformato l’ambizione in realtà.
È l’Italia che si riconosce e si riunisce dietro un nastro d’asfalto, dietro il passaggio di atleti che pedalano nella storia. È un Sud che non chiede permesso, che non vuole elemosine, ma che mostra con orgoglio ciò che è: una terra capace di emozionare, di coinvolgere, di stupire.
E mentre il serpente rosa si snoda tra le curve della costa, tra i riflessi del mare e i battiti accelerati della folla, una nuova pagina di sport e di comunità si scrive. Con l’inchiostro del vento, con le ruote che sfrecciano sul lungomare, con la voce di un intero paese che si fa coro.
Marina di Ginosa non sarà più soltanto una tappa: sarà un ricordo. Uno di quelli che restano.